Sant'Agostino. Colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura

Dio mio, luce dei ciechi e virtù dei deboli, e anche luce dei veggenti e virtù dei forti ; volgi la tua attenzione sulla mia anima e ascolta chi grida dall'abisso (Sal 29, 1). Se non fossero presenti anche nell'abisso le tue orecchie, dove ci volgeremmo ? A chi grideremmo ?

« Tuo è il giorno e tua la notte » (Sal 73, 16), al tuo cenno trasvolano gli istanti. Concedimene un tratto per le mie meditazioni sui segreti della tua legge, non chiuderla a chi bussa (Mt 7, 7). Non senza uno scopo, certo, facesti scrivere tante pagine di fitto mistero ; né mancano, quelle foreste, dei loro cervi (Sal 28, 9), che vi si rifugiano e ristorano, vi spaziano e pascolano, vi si adagiano e ruminano. O Signore, compi la tua opera in me, rivelandomele.

Ecco, la tua voce è la mia gioia, la tua voce una voluttà superiore a tutte le altre. Dammi ciò che amo. Perché io amo, e tu mi hai dato di amare. Non abbandonare i tuoi doni, non trascurare la tua erba assetata. Ti confesserò quanto scoprirò nei tuoi libri. Oh, « udire la voce della tua lode » (Sal 25, 7), abbeverarsi di te, contemplare le meraviglie della tua legge (Sal 118, 18) fin dall'inizio, quando creasti il cielo e la terra, e fino al regno eterno con te nella tua santa città.

Nessun commento: